L’analogico (non) ci salverà. Midnight mass / Archive 81

Non mi è ancora passata la sbronza di Netflix. Continuo a setacciarlo (la) nella speranza – vana, lo riconosco – che non sia vero ciò che ho letto tempo fa in un libro di Sclavi, ovvero che a buttare un barile di whisky in un secchio della spazzatura ci ricavi sempre spazzatura. Due serie diverse […]

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Cheever, il lato shady di Netflix, il new giallo

Questo pezzo comincia con me sull’autobus che sfoglio il volume dei racconti di John Cheever e sbuffo, ridatemi Walker Percy! Peccato però, era bello però quel primo racconto, l’estate alcolica sulle rive di un lago, l’umidità, le zanzare, la casa decrepita, tutta una famiglia a mollo in una palude di risentimento stonato, esagitato, strozzato come […]

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La sindrome di Ratched

Dicesi “sindrome di Ratched” l’affezione di tipo nevrotico che colpisce un certo tipo di spettatore cinematografico quando si trova ad assistere a scene di contenzioni forzate, stupri, abusi di potere, ovvero in tutte quelle situazioni drammaturgiche in cui il destino di un povero piccolo personaggio è nelle mani di un altro, un delinquente che agisce, […]

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Tenet

E’ la solita, vecchia storia. Un uomo infelice, innamorato non ricambiato dalla bellissima moglie, malato, incattivito. Decide di chiudere col mondo e di portarselo appresso, il mondo, non già con un sospiro ma con un botto, il più eclatante e chiassoso possibile. Tenet, creatura palindroma del sempre più cervellotico Christopher Nolan, ha un cuore antico, […]

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Un giorno di pioggia a New York

“Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura / ché la diritta via era smarrita”. Dio mi perdoni, e Dante pure, ma nel mondo di Netflix e TikTok Woody Allen è un pezzo da antologia, e come tale va trattato. Certo, Gatsby, il protagonista di Un giorno di pioggia […]

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La parola ai giurati

Ciò che di noi esseri umani dovrebbe maggiormente stupirci è la fedeltà assoluta a noi stessi. Siamo sempre noi. In qualunque luogo ci troviamo, portiamo ciò che chiamiamo la nostra identità, intendendo con questo termine non un metodo ma una serie di tratti psicologici e culturali scolpiti nella roccia della necessità. Ci risulta difficile uscire […]

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Un nuovo ermetismo

“Incomunicabilità” è una parola che rimanda inevitabilmente al secolo scorso, all’esistenzialismo, al cinema di Bergman e Antonioni, all’assurdo di Kafka, Pirandello, Ionesco. La si definisce come la difficoltà a stabilire un dialogo profondo, uno scambio, cioè, oltre le ovvietà quotidiane. È una parola con la quale abbiamo perduto dimestichezza, ma che forse dovremmo recuperare. Nella […]

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“La cagna” di Marco Ferreri e la fine dell’intellettuale

Primo film francese di Marco Ferreri, La cagna (1972) si inserisce in posizione apicale all’interno di un percorso cinematografico che ha problematizzato come pochi il destino individuale nell’era del trionfo capitalistico. L’eccezionalità del discorso di Ferreri non sta nelle tesi critiche sulla società, condivise con altri intellettuali e registi dell’epoca (per esempio, Antonioni), ma in […]

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Dillinger è morto (la malattia degli oggetti)

La meraviglia di vivere in un mondo ricco di oggetti è pari solo all’angoscia che ne deriva. La cultura ipermoderna è una caverna oscura in cui risuona, rifratto in mille rivoli sonori, il “discorso del capitalista”. Non è il desiderio il carburante del consumo, ma la sete di godimento. Il desiderio è impensabile fuori dalla […]

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Blade Runner 2049

Blade Runner 2049 offre la misura di quanto poco possa essere avveniristico oggi un film ambientato nel futuro. Com’è possibile? Quando è successo? Una volta le sale pullulavano di astronavi, macchine del tempo, teletrasporto; il cinema disegnava quel futuro che la scienza, piacevolmente complice, avrebbe poi inverato. Oggi, invece, tocca inseguire; non immaginare, ma resuscitare. […]

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