Recensione: “Cerrar los ojos”, Victor Erice (2023)

La permanenza del cinema contro l’impermanenza della vita. Prima opera in trentuno anni dello sfuggente spagnolo Victor Erice, Cerrar los ojos mette in scena il più classico dei contrasti mescolando rigore e meraviglia in un film palinsesto di malinconica intensità. Il grande attore Julio Arenas scompare mentre sta girando il film del suo amico Miguel […]

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Recensione: “The substance”, Coralie Fargeat (2024)

Il regalo dei cinquant’anni di Elisabeth Sparkle (Demi Moore) è il licenziamento. Ex stella di Hollywood, premio Oscar con tanto di nome sulla Walk of Fame, viene brutalmente accantonata dal produttore del suo show televisivo sul fitness perché si sa, a Hollywood se hai cinquant’anni e sei una donna, automaticamente sei pure finita. Per colmo […]

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“Persona” di Ingmar Bergman (1966)

Rompicapo per generazioni di critici e teorici, Persona di Ingmar Bergman (1966) è un melodramma raggelato che si presta a molteplici letture, nessuna delle quali esauriente. La grande attrice di teatro Elisabeth Vogler (Liv Ullman) sprofonda in uno stato di prostrazione e mutismo dopo aver portato in scena una pièce sull’Elettra di Sofocle. La psichiatra […]

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Un romanzetto estivo. Èric Rohmer, “Il ginocchio di Claire” (1970)

Quinto capitolo dei Racconti morali, Le genou de Claire, Il ginocchio di Claire (1970), è un piccolo, delizioso saggio sulla seduzione e la manipolazione. Un grande classico dei film di Éric Rohmer è il personaggio intrigante. Solitamente una donna, in omaggio alla Emma di Jane Austen, l’intrigante scatena il gioco delle coppie. Nel Ginocchio di […]

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Agnès Varda, “Cléo dalle 5 alle 7” (1962)

Gli eroi son tutti giovani e belli. Cléo non conosce Guccini, dieci anni la separano dalla Locomotiva, ma è bella, molto, e giovane pure. Di mestiere fa la chanteuse, ha pubblicato alcuni singoli, è, come si dice, in rampa di lancio. Il guaio, però, è che nel suo piccolo mondo parigino di inizio ’60 non regge più […]

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The people on the edge of the night. “Aftersun”, Charlotte Wells (2022)

Aftersun, lungometraggio dell’esordiente Charlotte Wells, immerge lo spettatore nel bagno di sviluppo di un dolore inestirpabile, la lenta e analogica presa di coscienza, dal nero del ricordo, del peso della perdita e di cosa voglia dire diventare adulti.  La sceneggiatura, firmata della stessa Wells, è incentrata sull’ultima vacanza del giovane e spiantato Calum con la […]

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L’enigma del soggetto morale. Èric Rohmer, “Racconto di primavera” (1990)

Con Racconto di primavera (1990), Èric Rohmer ci consegna un’altra figura di sradicata sentimentale. Come già Sabine in Il bel matrimonio e soprattutto Louise in Le notti della luna piena, anche Jeanne si destreggia tra due case. In una vive con Mathieu, circondata da un disordine che non le dà tregua; nell’altra, dove vorrebbe abitare causa l’assenza del compagno, soggiorna […]

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Essere per l’amore. Èric Rohmer, “Il raggio verde” (1986)

Sospetto che il carattere enigmatico de Il raggio verde (1986) di Èric Rohmer non dipenda dalle piccole bizzarrie che la sceneggiatura dissemina, piuttosto dalla tensione tra un cinema costruito, un cinema-cinema, e un cinema improvvisato, di taglio quasi documentaristico, che percorre tutto il film. L’incastro è piuttosto evidente, una saldatura non perfetta che apre squarci impensati nell’andamento […]

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Sto pensando di finirla qui

Come tutti gli oggetti kaufmaniani, Sto pensando di finirla qui si imprime dolcemente nelle sinapsi, lascia un retrogusto, aleggia nel territorio irreale della nostalgia di vite non vissute. Il lavorio della coscienza filtra come un colabrodo, ma nell’arte contano i sedimenti, ciò che rimane dopo che si è compreso (o non compreso). Difficile definire Sto […]

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