In un Futuro Aprile è un blog di libri, cinema, cultura, politica


Éric Rohmer, “Il segno del leone” (1959)

Gli arabeschi del caso e la tensione tra volontà e abbandono sono i marchi, inconfondibili, de Il segno del leone, lungometraggio d’esordio di Eric Rohmer. Dal titolo del film è evidente il primo motivo. Il leone in questione è Pierre Wesselrin, musicista di origine americana che vive la sua tardiva bohème in quel di Parigi. […]

Continua a leggere

Èric Rohmer, “Pauline alla spiaggia” (1983)

“Chi parla troppo danneggia se stesso”: l’esergo di Pauline alla spiaggia (Pauline à la plage, 1983) suona quasi paradossale trattandosi di un film di Eric Rohmer. Terzo capitolo del ciclo dei proverbi, seguito de Il bel matrimonio, Pauline alla spiaggia mette in scena un gruppo di personaggi alle prese con gli inevitabili intrecci amorosi. La […]

Continua a leggere

Thomas Bernhard, “Perturbamento” (1967)

Il “perturbamento” (Verstörung) cui allude Thomas Bernhard in questo suo romanzo del 1967, il secondo dopo Gelo, è un phön malsano, lo sconvolgimento metafisico prodotto dal crollo delle false presupposizioni dell’idealismo kantiano, il rovesciamento del mito della campagna come locus amoenus, la scoperta di una natura dominata dal caos, dall’arbitrio di forze capricciose, dall’azione di […]

Continua a leggere

Thomas Bernhard, “Amras” (1964)

La letteratura di Thomas Bernhard è percorsa da uno squilibrio di forze – stilistiche, psicologiche, filosofiche – che trovano nella scrittura una ricomposizione, tanto più miracolosa se si considerano l’eccentricità della forma e lo sconquasso del tessuto narrativo tipici del romanzi dello scrittore austriaco. L’epicentro di ogni cosa è un io che soccombe, inevitabilmente soccombe. […]

Continua a leggere

Thomas Bernhard, “Gelo” (1963)

Un giovane studente di medicina riceve un incarico da un suo docente: rintracciare il fratello ex pittore rifugiatosi in uno sperduto villaggio di montagna e verificarne le condizioni. Il giovane raggiunge la lugubre vallata di Weng, “il paese più malinconico che io abbia mai visto”. Stringe subito contatto con Strauch, un relitto d’uomo “intrappolato ai […]

Continua a leggere

Georges Duhamel, “Confessione di mezzanotte” (1920)

Ai poli opposti dello spettro esistenziale si collocano due romanzi che più novecenteschi non si può: “Le braci” di Sandor Marai e questo “Confessione di mezzanotte” di Georges Duhamel. La tesi del primo è che nella vita non contino le parole ma le azioni, per cui ogni spiegazione, pure quella di un tradimento gravissimo, è […]

Continua a leggere

“Cerrar los ojos”, Victor Erice (2023)

La permanenza del cinema contro l’impermanenza della vita. Prima opera in trentuno anni dello sfuggente spagnolo Victor Erice, Cerrar los ojos mette in scena il più classico dei contrasti mescolando rigore e meraviglia in un film palinsesto di malinconica intensità. Il grande attore Julio Arenas scompare mentre sta girando il film del suo amico Miguel […]

Continua a leggere

“The substance”, Coralie Fargeat (2024)

Il regalo dei cinquant’anni di Elisabeth Sparkle (Demi Moore) è il licenziamento. Ex stella di Hollywood, premio Oscar con tanto di nome sulla Walk of Fame, viene brutalmente accantonata dal produttore del suo show televisivo sul fitness perché si sa, a Hollywood se hai cinquant’anni e sei una donna, automaticamente sei pure finita. Per colmo […]

Continua a leggere

“Persona” di Ingmar Bergman (1966)

Rompicapo per generazioni di critici e teorici, Persona di Ingmar Bergman (1966) è un melodramma raggelato che si presta a molteplici letture, nessuna delle quali esauriente. La grande attrice di teatro Elisabeth Vogler (Liv Ullman) sprofonda in uno stato di prostrazione e mutismo dopo aver portato in scena una pièce sull’Elettra di Sofocle. La psichiatra […]

Continua a leggere

Un romanzetto estivo. Èric Rohmer, “Il ginocchio di Claire” (1970)

Quinto capitolo dei Racconti morali, Il ginocchio di Claire (Le genou de Claire, 1970) è un piccolo delizioso saggio sulla seduzione e la manipolazione. Un grande classico dei film di Éric Rohmer è il personaggio intrigante. Solitamente una donna, in omaggio alla Emma di Jane Austen, l’intrigante scatena il gioco delle coppie. Nel Ginocchio di […]

Continua a leggere